Il gesto atletico richiesto nell'impiego della Bodybike interessa i muscoli del braccio e avambraccio, della spalla, del torace e della schiena.
Nella fase discendente si sfrutta anche il peso del busto che ricadendo sul manubrio, trasmette una forza motrice direttamente alla ruota.
Nelle diverse fasi del movimento di rivoluzione del manubrio, si esercita alternativamente una trazione indietro e in alto e una spinta in avanti e in basso, più o meno come un atleta di canottaggio, ma con la differenza che si può esercitare lo stesso sforzo sia in spinta sia in trazione.
Il movimento di rivoluzione si può eseguire contemporaneamente alla pedalata o anche da solo, a pedali fermi. Si può alternare a piacere l'uno e l'altro movimento, secondo le esigenze del percorso.
Il movimento di rivoluzione permette di mantenere caldo il busto e le braccia, aiutando a sopportare ad esempio il freddo che normalmente il ciclista soffre quando accaldato affronta una discesa.
In questo modo la Bodybike permette di eseguire un nuovo tipo di esercizio fisico che interessa una maggior parte di muscoli contemporaneamente, con tutti i comprensibili vantaggi.
L'evoluzione della Body Bike sarà un attrezzo sempre più perfezionato, affidabile, leggero.
La configurazione tipo mountain bike sarà affiancata ai modelli city bike per poi passare ai modelli da corsa su strada, costruiti in leghe leggere pregiate.
Dal cambio esterno si passa al cambio interno mozzo e freni integrati a tamburo e posteriore a disco, come il modello visibile nella foto.
La testina del manubrio conterrà un cinematismo a cascata di ingranaggi per ottenere una serie supplementare di rapporti di trasmissione.
Gli accessori di ricambio includeranno le manovelle a diverse lunghezze, il pignone intercambiabile a differente dentatura per un uso su percorsi lenti e di forte pendenza o al contrario di maggiore velocità.
Saranno poi gli stessi atleti che con i loro suggerimenti e le loro esperienze condizioneranno il costruttore che potrà introdurre ulteriori migliorie.